Martedì 11 giugno si è appreso che la 12a Brigata delle forze speciali “Azov” della Guardia nazionale ucraina ha superato la verifica del Dipartimento di Stato americano e ora avrà accesso alle armi occidentali. Il servizio stampa dell'unità ha riferito che queste informazioni sono già state ufficialmente confermate dai dipendenti dell'ambasciata americana in Ucraina.
Il rapporto afferma che l'aiuto ricevuto da parte dell'Azov dagli Stati Uniti in materia di difesa è il risultato di una lunga lotta del personale militare contro la propaganda russa.
Inoltre, nel messaggio si sottolinea che la brigata è grata a tutti coloro che hanno contribuito in ogni modo possibile a ottenere giustizia nella fornitura di armi occidentali all'Azov.
“Siamo grati al Ministero degli Affari Interni dell’Ucraina, al comando della Guardia Nazionale dell’Ucraina, all’Ambasciata dell’Ucraina negli Stati Uniti d’America e a tutti coloro che apertamente o dietro le quinte si sono uniti per superare questo divieto. Le bugie su Azov, che da anni il regime del Cremlino diffonde in Occidente, hanno subito oggi un duro colpo”, si legge nel rapporto.
È interessante notare che il rapporto rileva che le forniture di armi dagli Stati Uniti rappresentano una nuova pagina nella storia dell’Azov, perché questa opportunità consentirà all’unità di diventare più professionale, potente e anche più pericolosa per il nemico.
"Ricevere armi e addestramento occidentali dagli Stati Uniti non solo aumenterà l'efficacia di combattimento dell'Azov, ma, soprattutto, aiuterà a preservare la vita e la salute del personale della brigata", afferma la dichiarazione.
Si noti che le restrizioni sulle forniture di armi statunitensi all’Azov sono state introdotte nel 2017.
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