Sabato 6 luglio 2024
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Sotto i riflettori

Il Parlamento Europeo ha approvato le norme antiriciclaggio che vietano l'anonimato per le criptovalute

Il 24 aprile 2024 il Regolamento Antiriciclaggio (RMA) ha superato il voto finale del Parlamento Europeo. I legislatori hanno approvato nuove regole per combattere le transazioni illegali, che influenzeranno anche il segmento degli asset digitali.

Il documento istruisce gli enti obbligati e i fornitori di servizi a raccogliere più dati sugli utenti. Le aziende devono inoltre condurre un’accurata due diligence della clientela quando utilizzano criptoasset per pagare beni o servizi.

Questa regola si applica alle transazioni "di almeno 1.000 euro o all'equivalente in valuta nazionale, indipendentemente dal fatto che la transazione venga effettuata come un'unica transazione o attraverso transazioni collegate", si legge nel documento.

La normativa prevede inoltre l’introduzione di misure di “attenuazione del rischio”. Questi includono analisi blockchain, raccolta di dati sulle risorse crittografiche e altre attività. Anche i fornitori di servizi legati al settore sono tenuti a rispettare le procedure KYC/AML standard.

Inoltre, l’UE sta introducendo un divieto totale di pagamenti anonimi tramite portafogli di custodia o transazioni utilizzando monete private. I cryptomixer e altri servizi volti a fornire ulteriore privacy saranno illegali.

"Dal contante alle criptovalute, dagli immobili ai beni di lusso e alle squadre di calcio, stiamo prendendo di mira tutte le aree in cui esiste un rischio reale di attività illegali", ha commentato il commissario finanziario dell'UE Mairead McGuinness sul voto antiriciclaggio.

Le nuove regole non riguarderanno i fornitori di hardware e software, né i portafogli non custoditi che non hanno accesso o controllo sulle risorse digitali. Questi includono prodotti come MetaMask e Trust Wallet.

Una volta approvata la direttiva antiriciclaggio da parte dei parlamentari europei, il documento dovrà essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Ciò dovrebbe accadere nel giugno 2024. Le disposizioni entreranno in vigore tre anni dopo la loro approvazione definitiva, cioè non prima del 2027.

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Fonte INCRITTO
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