Martedì 9 luglio 2024
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Sotto i riflettori

Un gruppo di imprenditori del Dnepr intendeva vendere pezzi di ricambio per aerei militari russi

Grazie all'intervento dei servizi di sicurezza, le vendite di componenti di aerei rubati dall'Ucraina alla Russia sono state bloccate.

Si tratta di generatori di avviamento e pompe per aerei con pezzi di ricambio per i caccia multiruolo MiG-29 per un valore di oltre 10 milioni di UAH.

Secondo l’indagine, nell’affare era coinvolto un criminale di Dnipropetrovsk, che nel 2019 ha rubato l’attrezzatura corrispondente dal magazzino dell’azienda produttrice. L'aggressore ha poi trasferito i prodotti militari a un imprenditore da lui conosciuto affinché li “immagazzinassero” e successivamente vendessero.

È stato accertato che l'uomo d'affari nascondeva da tempo componenti di aerei sul territorio della propria stazione di servizio. E poi, per metterli in pratica, ha inserito un annuncio corrispondente su un sito specializzato.

Secondo la SBU, i rappresentanti del complesso militare-industriale della Federazione Russa, che erano alla ricerca di tali pezzi di ricambio per gli aerei da combattimento del paese aggressore, si sono interessati alla "pubblicità" pubblicata.

I dipendenti del servizio di sicurezza hanno documentato i fatti di attività criminale e hanno bloccato la vendita di equipaggiamento militare agli occupanti.

Nel corso della perquisizione presso la stazione di servizio dell'imprenditore coinvolto è stato sequestrato:

  • 10 pompe per aerei;
  • 2 generatori di avviamento;
  • 1mila componenti aggiuntivi.

Nell'ambito del procedimento penale avviato ai sensi della parte 3 dell'art. 209 del codice penale ucraino (legalizzazione (riciclaggio) di beni ottenuti con reato commesso da un gruppo organizzato su scala particolarmente ampia), è in corso un'indagine per stabilire tutte le circostanze del reato e consegnare gli autori alla giustizia.

Gli autori del reato rischiano fino a 12 anni di carcere. Un esame delle attrezzature aeronautiche avviato dalla SBU ha confermato la sua idoneità tecnica per l'uso in condizioni di combattimento.

A questo proposito, è stata presa la decisione del tribunale di trasferire i prodotti rilevanti per le esigenze delle forze armate ucraine.

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Fonte Rn.ua
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