Sabato 6 luglio 2024
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Sotto i riflettori

Volevo trasferire gli ultimi sviluppi dell'Ucraina ai servizi speciali della Federazione Russa e dell'Iran: la SBU ha arrestato un traditore

A seguito di un'operazione speciale a più livelli a Nikolaev, un ingegnere progettista di un'impresa strategica di Ukroboronprom è stato arrestato "caldo"

Il servizio di sicurezza ha impedito il trasferimento delle ultime tecnologie ucraine nel campo della costruzione navale militare ai servizi segreti russi e iraniani.

Lo riferisce il servizio stampa della SBU.

A seguito di un'operazione speciale a più livelli a Nikolaev, un ingegnere progettista dell'impresa strategica di Ukroboronprom è stato arrestato in mani calde.

Il funzionario ha segretamente copiato e cercato di “far trapelare” la documentazione tecnica sugli sviluppi segreti ucraini ai servizi segreti stranieri.

Secondo il controspionaggio della SBU, l'aggressore avrebbe dovuto trasferire le informazioni a due "client" contemporaneamente. Il primo è un russo, lavora in uno degli stabilimenti russi di costruzione di macchine e collabora con i servizi segreti del paese aggressore.

Un altro "cliente" di informazioni di intelligence si è rivelato essere un cittadino iraniano precedentemente condannato per spionaggio in Ucraina.

Ora lo straniero si trova in un Paese del Medio Oriente e lavora per l’intelligence iraniana sotto la “copertura” di un funzionario di un’azienda locale che produce prodotti ad alta tecnologia.

Entrambi gli stranieri hanno agito separatamente l'uno dall'altro e hanno mantenuto i contatti con l'ingegnere traditore ucraino attraverso chat anonime nel messenger.

Secondo i dati disponibili, i servizi segreti stranieri speravano di ricevere nuovi sviluppi dall’Ucraina per avviare la produzione di massa dei propri componenti per navi da guerra.

Tra le principali aziende che intendevano utilizzare le tecnologie ucraine c’erano le fabbriche russe che costruivano navi per la marina russa.

Tuttavia, gli agenti del controspionaggio della SBU hanno agito in modo proattivo: hanno prontamente denunciato e gradualmente documentato le azioni criminali del traditore. Grazie a ciò, il tentativo di trasferire all’estero gli sviluppi strategicamente importanti dell’Ucraina è stato sventato.

Durante la perquisizione al detenuto è stato sequestrato un telefono cellulare con il quale ha potuto copiare documenti segreti e comunicare con spie straniere.

Gli investigatori del servizio di sicurezza lo hanno informato del sospetto ai sensi della parte 2 dell'art. 111 del codice penale ucraino (alto tradimento commesso sotto la legge marziale).

L'aggressore è in custodia. Rischia l'ergastolo.

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Fonte STOPCOR
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