Giovedì 4 luglio 2024
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Sotto i riflettori

Al Ministero della Difesa mancava un terzo degli aiuti umanitari importati per i militari

Dall'inizio dell'anno, su 9mila fatti verificati relativi al movimento di beni di aiuti umanitari verso i militari, in più di 3mila casi non è stato confermato che abbiano raggiunto unità militari.

Lo ha riferito il Servizio doganale statale sulla base dei risultati delle ispezioni congiunte con il Ministero della Difesa.

“Durante 9 mesi del 2023, sulla base dei risultati delle attività congiunte, sono stati verificati più di 9mila fatti di movimento di beni di aiuti umanitari verso 200 unità militari. Sono stati accertati più di 3mila casi di mancata conferma della sua ammissione alle unità militari”, si legge nel messaggio.

Va notato che tali fatti sono stati rivelati grazie al meccanismo introdotto di controllo congiunto sulla ricezione di forniture umanitarie alle unità militari. Fornisce l'opportunità di scambiare rapidamente informazioni sulla conferma della ricezione di tali merci da parte delle unità militari e di identificare sdoganamenti rischiosi.

Attualmente i doganieri hanno inviato 387 segnalazioni alle forze dell'ordine su fatti che indicano segni di un crimine. Inoltre, sono stati redatti 320 protocolli sulle violazioni delle norme doganali, in cui oggetto della violazione erano beni di aiuti umanitari.

Come ha ricordato il Servizio doganale, l'importazione di beni commerciali con il pretesto di aiuti umanitari costituisce una violazione della legislazione vigente e comporta una responsabilità.

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Fonte CENSORE
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