È stata presentata una richiesta alla Corte d'appello di Poltava dell'Ucraina per recuperare ₴ 299 milioni di risarcimento dal bilancio statale. La parte lesa ha avanzato questa richiesta dopo che il caso del furto di 300 BTC nei suoi confronti era stato chiuso.
Secondo l'accusa, tra il 2013 e il 2015, il querelante ha donato una somma di 10.500 dollari a una persona anonima per acquistare bitcoin. Nell'agosto 2015 la vittima contattò la polizia denunciando il furto di 300 BTC.
Considerando questa cifra, la data probabile per l’acquisto di bitcoin è febbraio-marzo 2013. A quel tempo, secondo CoinMarketCap, l’asset veniva scambiato tra i 30 e i 40 dollari.
Nel settembre 2023, il tribunale distrettuale di Poltava ha assolto l'imputato per mancanza di corpus delicti nelle sue azioni. Nel mese di ottobre 2023 la parte lesa ha proposto una seconda istanza, nella quale chiedeva un risarcimento di 7,6 milioni di euro (circa 299 milioni di ₴).
I documenti indicano che questo danno è stato causato dall'inerzia della procura.
Nel dicembre 2023, il tribunale distrettuale di Poltava di Kiev ha respinto la richiesta. La parte lesa, rimasta insoddisfatta della decisione di primo grado, ha proposto ricorso.
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