Lunedì 23 dicembre 2024
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Sotto i riflettori

La nave che caricava i coils d'acciaio POSCO è stata dirottata dai pirati

I malviventi, al largo delle coste della Somalia, hanno sequestrato una nave che trasportava bobine di acciaio di POSCO, un produttore coreano che commercia attraverso Samsung.

I prodotti a bordo della nave Ruen (41.607 dwt), battente bandiera maltese, erano destinati ad alcuni acquirenti turchi. Secondo fonti di mercato a bordo si troverebbero circa 40mila tonnellate di coils di acciaio. La compagnia sta negoziando con i pirati per liberare la nave portarinfuse.

Come nota Argus, il 13 dicembre Ruen era in viaggio verso il porto di Gemlik in Turchia. Il 15 dicembre è entrato nella zona a rischio nel Golfo di Aden/Mar Rosso meridionale. La nave portarinfuse si trova al largo della costa centrale della Somalia dal 18 dicembre (secondo i programmi di localizzazione delle navi).

Un portavoce di West of England Insurance Services ha osservato che stanno lavorando a stretto contatto con le autorità competenti e non possono fornire ulteriori commenti in questo momento.

Fonti delle acciaierie turche ritengono che l'incidente potrebbe interrompere le forniture dall'Asia alla regione, il che sosterrà i prezzi dei coils di acciaio. Commercianti e acquirenti turchi suggeriscono che armatori e noleggiatori potrebbero cercare di evitare la rotta Mar Rosso/Canale di Suez prendendo la rotta più lunga e costosa attorno al Capo di Buona Speranza e lungo la costa orientale dell'Africa. Ciò influenzerà anche il costo della navigazione nella regione del Mediterraneo.

La navigazione attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez è già stata complicata dai recenti attacchi alle navi portacontainer. Alcuni vettori hanno affermato che eviteranno anche il Capo di Buona Speranza, aumentando i costi e i tempi di transito. Uno dei trader ha notato che alcune acciaierie smetteranno di vendere acciaio alle condizioni CFR (costo e trasporto), esponendo il rischio agli acquirenti. Inoltre, esiste la possibilità che gli acquirenti europei che hanno materiali in mare e intendono ricevere la quota prima del 1° gennaio 2024 possano riscontrare ritardi nelle spedizioni.

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